Set
list
big city rot
swept back
are you happy now
where are you now
pace
oh my love
ship in the sand
desert song 2
everyday
p1/p2
lost
woman
river song
---------------------
directionless
so slow
the sea
Review 1
"You guys have been great, honestly"
Era dall'estate del 2005 che aspettavo questo momento. Era da quell'agosto
di due anni fa che speravo di poter rivedere dal vivo i Sophia, veicolo
post God Machine di Robin Proper-Sheppard. Fu infatti durante l'edizione
2005 del Frequenze Disturbate che ebbi modo di ascoltare per la prima
volta i Sophia. Me ne innamorai immediatamente, nonostante la loro
esibizione venne caratterizzata da una serie di problemi. Dopo quel
concerto non potei fare a meno di sperare in un pronto ritorno in
Italia. Ieri sera sono finalmente riuscito a soddisfare la mia speranza.
Nel frattempo è uscito un nuovo, bellissimo, disco ("Tecnology
Won't Save Us") e i capelli toccano ormai quasi le spalle. Ma
la sostanza, ed è quello che conta, non è cambiata.
Lui è sempre lì, con la sua chitarra e le sue canzoni
personalissime. E sembra emozionarsi più di noi mentre le canta.
Il concerto inizia intorno alle 23, quando la sala del Circolo è
ormai gremita. Robin Proper-Sheppard fan il suo ingresso accompagnato
dalla sua band, e attacca subito "Big City Rot", tratta
dall'ultimo lavoro. La serata è semplicemente perfetta. I musicisti
sono fantastici e l'impianto regge benissimo e, soprattutto, i volumi
sono equilibrati magistralmente, tanto da farci riconoscere ogni singola
parola cantata. La scaletta prosegue con "Swept Back", dal
precedente "People Are Like Seasons", e subito dopo Proper-Sheppard
sorprende tutti annunciando un pezzo dal loro primo capolavoro "Fixed
Water", album ormai introvabile, ma che l'artista invita tutti
a scaricare dalla rete. Un brano, specifica, che non esegue da tantissimo
tempo. "Another Friend" s'interrompe alla fine del primo
verso con il suo autore che esclama: "Shit, shit shit…!
I can't even remember the fucking words!". Promette di recuperare
nel caso la memoria volesse aiutarlo, ma così non sarà.
E anche se dispiace, gli perdoniamo tutto, perché nemmeno il
tempo di rendersene conto ed ecco partire "Where Are You Now".
La cosa che mi colpì subito della sua musica fu l'amore per
la melodia e la ballata che conviveva benissimo con l'inquietudine
e la distorsione. Aspetto che non viene trascurato stasera, basti
ascoltare il finale esplosivo (musicalmente e visivamente parlando)
di "Desert's Song No. 2". Dopo un'ora il gruppo abbandona
il palco, ma il pubblico non è, non può esserlo, già
sazio. Così dopo qualche minuto di applausi ecco riapparire
il solo Robin per il primo dei bis. "Quando si scrivono canzoni
personali, spesso le si scrivono sui momenti peggiori della propria
vita. Generalmente questi momenti corrispondono con la fine di una
relazione. Scrivere una canzone a riguardo può aiutare a farti
stare meglio, ma poi, quando anche la prossima relazione finisce,
ti dici: 'Oh! Merda…lo sapevo…' La cosa positiva però
è che non devi scrivere un'altra canzone, perché l'hai
già scritta dieci anni prima". Queste le parole che introducono
"Directionless", primo dei tre bis. Per il finale saliranno
anche tutti gli altri musicisti, regalandoci altri due pezzi: "The
Sea" e "So Slow". Il signor Proper-Sheppard ringrazia
commosso il pubblico di Roma. "You guys have been great, honestly".
Ma in verità siamo noi a dover rivolgere queste parole ad un
artista incredibile. Assolutamente incredibile.
Emanuele "Manni" Avvisati, www.musicaroma.it
Review 2
So, the Sophia's gig here in Rome has gone. They have been so cool!
Great band, really. This is the kind of music that my ears want to
listen to. I have just a permanent whistle because of the music. It
was really loud. As always, yesterday night I was in the front row
standing, listening and flashing them with my digital camera. I tried
to jump into therir instruments and music. It's been a real cool night
and I can say that Circolo degli Artisti is in my Top 5 of the best
place in Rome where listen to the best live music!
Ernesto Narciso
Photos by Ernesto Narciso
Photos by Angelo
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