Sophia (Robin solo) - Apr. 27 '10: Magnolia, Milano (IT)

Set list
dirctionless (aborted)
heartache
swept back
if only
where are you now
so slow
ship in the sand
something
obvious
everyday
oh my love
if a change
within without
last night I had a dream
I left you
lost
directionless
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death of a salesman
another trauma


Review 1
La tournée intitolata At Home With Sophia propone una serie di concerti in solitario e in acustico di Robin Proper-Sheppard, evento su misura per i piccoli club. Davanti a un pubblico raccolto ma partecipe, il titolare della sigla si presenta con un equipaggiamento spartano, in cui però spicca un vezzoso microfono vintage, sensibilissimo tanto da catturare anche il brusio della gente.
L'atmosfera è appunto tipica da concerto casalingo, con un'essenzialità minimale che mette a nudo la vibrante interpretazione dell'ex God Machine e l'intensità della sua scrittura, a livello lirico e melodico. Il set raccoglie un fiore di brani più avvincenti della produzione Sophia, da So Slow e Directionless a If Only, I Left You e Ship In The Sand, passando per Oh My Love, Swept Back, la sempre toccante Lost, per arrivare all'ultimo disco con Heartache, Obvious e Something.
Quasi tutti pezzi lenti e romantici, ma nella scaletta entra anche un brano ritmato e rockeggiante come If A Change Is Gonna Come, reinterpretato ovviamente in chiave unplugged. Molto loquace, Robin lascia fluire le parole e i racconti tra una canzone e l'altra, c'è spazio anche per un ricordo dei God Machine quando arriva l'ora di Death of a Salesman, in chiusura della serata. I presenti sono stati invitati a lasciare il loro indirizzo e-mail per ricevere la registrazione del concerto (tutte le date di questa tournée sono state e saranno registrate) al termine di una bella serata per pochi intimi.
Tommaso Iannini, delrock.it, 29/04/2010

Review 2
Cambia il locale, le luci, i compagni musicisti, il pubblico. Non cambia mai la sua classe. Questa volta Mr. Robin Proper-Sheppard aka Sophia si presenta tutto solo, voce e chitarra, sul piccolo palco interno del Circolo Magnolia*, irradiando talento ed eleganza, scaldando cuori e provocando sorrisi. Il concerto viene registrato come tutte le date del tour (e poi dovrebbe venir data la possibilità di scaricarlo, da quel che ho capito, bastava lasciare il proprio indirizzo mail. Chissà se succederà), viene usato un microfono “speciale” e nessuno può parlare, fare rumore, tossire, scattare foto, starnutire, chiacchierare. Si crea una situazione surrerale ma divertente.
Ciò nonostante il matrimonio tra le sue canzoni e la sua favolosa ironia (“This song is called Last night I had a dream and it’s about a night I had a dream. Yeah, I’m so fucking good at choosing song’s titles!”) è perfetto. Si esibisce, canta splendidamente (anche se io sinceramente lo preferisco con la band), poi va al banchetto a firmare autografi, stringere le mani, regalare sorrisi, salutare qualsiasi persona, rendere ancora più speciale la serata. Di artisti così ce ne sono pochi.
Felson, felson.splinder.com, 29/04/2010




Photos by Opethpainter